lunedì 2 aprile 2012

I cancelli (automatici) del cielo


Apprendo dai giornali che un imprenditore di successo, recentemente scomparso, ha lasciato in eredità la sua azienda alla Curia di zona...

Ora, non voglio qui mettermi a discutere sul merito della cosa, ognuno è ovviamente libero di fare quello che più desidera delle proprie cose, anche di lasciarle in eredità al gatto o al mostro degli spaghetti volanti.

Però mi chiedo, se questo lascito è stato veramente effettuato per "timore che il socio di minoranza francese subentrasse nella gestione e chiudesse lo stabilimento." come è riportato qui e qui, non sarebbe stato più semplice lasciare la proprietà direttamente alle persone che ci lavorano ??? O ancora meglio alle funzioni aziendali che vengono svolte dalle persone !

Sicuramente in questa maniera l'obiettivo di evitare la chiusura dello stabilimento sarebbe stato centrato ( a meno che i dipendenti non siano completamente masochisti ) e contemporaneamente avrebbe evitato che un domani la Curia potesse decidere in totale autonomia di vendere le quote al miglior offerente ( magari semplicemente perché si accorge che non è in grado di gestirla e mandarla avanti in maniera economicamente corretta ).

Mi domando: come si può pensare che un esterno ( anche se istituzionalmente portato alle "opere di bene" ) possa proteggere i diritti delle persone che ci lavorano, meglio delle persone stesse ?
E perché si preferisce lasciare un'organizzazione composta da persone, ad un'altra organizzazione che ha finalità e competenze completamente diverse ( con il rischio quindi che non sia in grado di gestirla ) invece che alle persone/funzioni che l'hanno fatta crescere e prosperare fino ad ora ? 

Io non riesco sinceramente a capirlo, ma forse, quello strano, sono io.... e voi la capite ?

EDIT 23/07/12 : oggi appare la notizia che un mese prima avrebbe lasciato tutto al proprio dentista... mah ?!

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