lunedì 5 dicembre 2011

Bonanni, il mondo è cambiato.

"Gli imprenditori sono felici dell'aumento dell'età pensionabile" (R. Bonanni - Intervista a Rainews24 del 04/12/11 alle 23:21).


"Quando non hai niente da dire, non dire niente." Charles Caleb Colton, Lacon, 1820.

Qualcuno avverta il segretario della CISL, Bonanni, dell'esistenza di questo massima di Caleb Colton.

Sfido pubblicamente il sig. Bonanni a trovarmi 10 imprenditori felici di tenere al lavoro qualcuno, demotivato, che fa le crocette sul calendario per sapere quanti giorni gli mancano alla pensione, che una volta al mese fa un giro all'INPS per sapere come stanno le cose, e che con i colleghi parla soltanto di quello che farà una volta raggiunto il meritato riposo....

Invece di poter assumere un giovane, volenteroso di imparare, che già conosce i mezzi tecnologici più avanzati ( sa cos'è una email e un sito web), che magari parla una o due lingue straniere e alla fine rischia di costarti anche meno dell'uomo "con esperienza, ma senza voglia"...

Ecco, sig. Bonanni, ancora una volta ha perso una ottima occasione per tacere.

Evidentemente la visione che ha lei degli imprenditori è legata ad una visione economica, sociale e culturale che a tutti gli effetti non esiste più, è stata sopraffatta dagli eventi, recenti e passati... e la dicotomia Padrone-operai adesso è stata sostituita da un'altra "Gente normale che lavora- Gente che non fa niente e parla" che le consiglio di studiarsi approfonditamente.  ( ovviamente la prima categoria raggruppa sia padroni che operai... la seconda invece tutti i personaggi pubblici che preferite !).

Guardi caro segretario Cisl, che l'imprenditore oggi è quello che combatte assieme , e non contro, ai propri dipendenti per far sopravvivere l'azienda ( qualche anno fa avrei usato la parola "prosperare" ).

Se lo ricordi, la prossima volta.
Grazie.

PS: e magari si domandi anche perché nell'azienda che gestisco su 41 dipendenti non ce ne sia neanche uno iscritto al sindacato.... forse, capiscono che il mondo che gli raccontante voi non è lo stesso che vivono loro ? O semplicemente non si sentono più rappresentati ? Si faccia, marzullianamente, una domanda e trovi la risposta.

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